Theion e la Sacra Tetraevangelizzazione 646p

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Theion e la Sacra Tetraevangelizzazione 646p. Include l'Apocalisse di Giovanni il Teologo. Il carcere di Entheo e la vita degli evangelisti.

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descrizione

Theion e la Sacra Tetraevangelizzazione 646p. Contiene il Apocalisse di Giovanni di Teologo. Il carcere di Entheo e la vita degli evangelisti. Contiene immagini degli Evangelisti.

All'inizio del libro chiamato en Testamento sono i quattro Vangeli: quello secondo Matteo, quello secondo Marco,

Secondo Luca e Giovanni, che narrano i punti fondamentali della vita e dell'insegnamento di Gesù Cristo, con gli eventi più importanti la sua crocifissione e risurrezione.

L'antica parola "vangelo" significa "buona notizia" ed esiste all'inizio del Vangelo di Marco, che inizia con la frase: "l'inizio del vangelo di Gesù Cristo, il figlio di Dio".

C'è infatti un vangelo: il vangelo di Gesù Cristo, cioè la buona novella che il Figlio di Dio si è fatto uomo, per fare di ogni uomo un figlio di Dio.

Ecco perché i quattro libri, che narrano gli eventi della vita e dell'attività terrena di Cristo, sono chiamati dai cristiani Vangeli.

Poiché c'è un solo vangelo, il vangelo di Gesù Cristo, che è scritto in quattro forme diverse, non diciamo

"Il vangelo di Matteo", "di Marco", "di Luca" e "di Giovanni", ma "il vangelo di Matteo" (cioè il vangelo di Cristo, secondo Matteo = secondo Matteo)

"Secondo Marco", "secondo Luca" e "secondo Giovanni".

Questi quattro libri sono anche chiamati "il quadruplice vangelo" o "il quadruplice angelo".

Il più antico dei quattro vangeli è quello secondo Marco. Il santo evangelista Marco era discepolo dell'apostolo Pietro, ma sua madre era discepola del Signore.

La discesa dello Spirito Santo era avvenuta nella sua casa, cinquanta giorni dopo la risurrezione di Cristo, e probabilmente vi era avvenuta anche l'Ultima Cena.

Marco, da bambino, deve aver conosciuto Cristo ed è probabilmente il "giovane" che aveva seguito di nascosto Cristo e i suoi discepoli

Dopo l'Ultima Cena fu avvolto in un lenzuolo e vide l'arresto del Signore nell'orto del Getsemani.

Lo afferma lo stesso Marco nel capitolo 14 del Vangelo di Marco, ai versetti 51-52.

L'evangelista Matteo è uno dei 12 apostoli e, per scrivere il vangelo, è ovvio che abbia utilizzato come fonte anche quella secondo Marco, alla quale ha aggiunto le proprie informazioni, a partire dalla nascita di Cristo.

Il suo vangelo è stato scritto per secondo, ma è entrato per primo nella raccolta del Nuovo Testamento, perché inizia a raccontare la storia di Gesù Cristo, non solo dalla Sua nascita, ma da un elenco dei Suoi (Sua genealogia) antenati,

che era necessario per i suoi lettori ebrei per capire che Gesù era un vero ebreo e non qualcuno di origine sconosciuta.

Certo, gli antenati citati da san Matteo sono gli antenati di san Giuseppe, il fidanzato della Vergine, ma dal nonno di Giuseppe in poi, fino ad Abramo, sono anche gli antenati della Vergine, cioè di Cristo.

L'evangelista Luca era un medico, amico intimo e collaboratore dell'apostolo Paolo.

Forse era anche un discepolo di Paolo. Ma in un certo senso era uno dei 70 discepoli di Cristo menzionati da Luca stesso nel capitolo 10 del Vangelo di Luca,

e infatti potrebbe essere uno dei due apostoli che incontrarono il Signore dopo la sua risurrezione sulla via di Emmaus, di cui parla anche Luca nell'ultimo capitolo del suo libro.

San Luca ha usato come fonti il ​​Vangelo di Marco e il Vangelo di Matteo, ma lo ha integrato con molte informazioni, che iniziano a raccontare la storia di Cristo fin dalla tenera età.

dall'Annunciazione della Vergine, e ancor più dalla gravidanza di S. Elisabetta, madre di S. Giovanni Battista.

Luca è l'evangelista che dà più informazioni sulla Vergine Maria e sull'infanzia del Signore e i filologi credono che abbia incontrato la Vergine Maria e ricevuto informazioni da lei.

L'antica tradizione della Chiesa dice che San Luca fu il primo a dipingere la Vergine Maria e la sua figura santa è rimasta nella storia da alcune sue antiche icone, dipinte dall'evangelista Luca.

L'evangelista Giovanni è uno dei 12 discepoli del Signore e anzi il più giovane, verso i quali sembra che il Signore abbia manifestato un affetto e una protezione un po' accresciuti.

Per questo, come scrive lo stesso Giovanni, era il "discepolo amato" di Gesù.

San Giovanni scrisse il vangelo dopo gli altri tre evangelisti e sembra che volesse completare le proprie narrazioni, motivo per cui narra principalmente episodi che mancano agli altri tre vangeli.

Il Vangelo di Giovanni è scritto in modo filosofico, perché probabilmente era rivolto a lettori con una formazione filosofica.

Inizia la sua narrazione (come Marco) dal battesimo di Cristo, cioè quando il Signore ha circa 30 anni,

anche se nella prefazione del vangelo Giovanni dà alcune informazioni molto importanti sulla Divinità di Cristo, sulla sua esistenza eterna vicino a Dio Padre e sulla sua missione nel mondo.

Lì chiama Cristo "Parola" e "Figlio unigenito" di Dio, nomi dal significato profondo, che giocano un ruolo chiave nell'insegnamento della Chiesa su di Lui.

Ecco perché l'evangelista Giovanni è caratterizzato come "San Giovanni il Teologo".

Theion e la Sacra Tetraevangelizzazione 646p

Contiene immagini degli Evangelisti

Maggiori informazioni

peso 0,500 kg
dimensioni 12 × 9 × 4 cm

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Divino e Santo Tetraevangelion

Theion e la Sacra Tetraevangelizzazione 646p

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